Ricordi che nella scorsa lettera ti ho parlato di come avessi trovato la quadra grazie a un cliente grosso che mi dava un’entrata fissa?
Ebbene, non entrerò nei dettagli (non per il momento almeno), ma dopo neanche un mese il ggiovane&smart responsabile del progetto mi ha telefonato dal nulla per comunicarmi che “tía (sì, zia, come se fossi la nenna del muretto sotto casa), lo siento mucho, ma una risorsa dell’organico si è offerta di fare quello che fai tu per un quinto del budget” (ora, che la persona in questione sia una tirocinante con 0 anni di esperienza a quanto pare è irrilevante).
Ti risparmio la delusione (e l’incazzo dovuto al fatto che per seguire questo progetto ho rinunciato ad un corso che mi era stato chiesto di offrire nel campus universitario in cui ho lavorato l’anno scorso), e ti linko direttamente il post in cui ho sfogato parte della frustrazione nata da questo episodio, dopodiché voltiamo pagina.
Prima di passare oltre farò la gialla (noi gialle - ps: a marzo esce la masterclass sui colori della personalità 💛 - cerchiamo sempre il lato positivo delle cose, e se non c’è LO TROVIAMO COMUNQUE) e ti dirò cosa c’è di buono da portare a casa:
l’esperienza con l’azienda local mi è servita per capire che sto meglio e sono più produttiva quando la mia attenzione non è focalizzata su un solo progetto da cui per giunta deve derivare la mia intera fonte di reddito (come lo è stato a lungo marcapersonale) e questo è il motivo per cui ti scrivo.
Ora, immaginati un palchetto da stand-up commedy, io sopra con jeans wide leg, gilet scamosciato e camicia in lino beige (la mia divisa primaverile) che ti dico tutto d’un fiato:
Ciao sono Arianna, ho quasi dieci anni di esperienza nel mondo della comunicazione, parlo perfettamente 3 lingue e sto cercando nuovi progetti/enti/aziende/collab in cui investire le mie abilità.
E poi scendo perché non sono qui per mero sollazzo o per appiopparti un pitch, già che quasi sicuramente sai almeno un po’ chi sono e cosa so fare, conosci i miei trascorsi e i miei progetti, etc etc.
Altrimenti, per te che non sai, qui c’è il mio portfolio, di cui ti metto sotto qualche estratto.
Insomma, sentiti liberə di:
propormi progetti o collaborazioni (remunerat, lo specifico por si a caso)
fare il mio nome all’azienda/ente per cui lavori (solo se poi non mi chiamano zia)
scrivermi per comunicarmi che hai visto/sentito qualcosa che secondo te fa a caso mio (familiari, se state leggendo NO concorsi alle poste o annunci promossi da cryptobro, gracias).
Se invece ti sei scaricata il portfolio e vuoi una guida + audiocorso che ti spieghi come fartene uno così, clicca qui.
Fine del Mercante in fiera slash Pronto Raffaella.
Attendo sue.
Cordialmente,
Arianna Lai